A spasso con Teoderico

Un percorso per riscoprire i luoghi legati alla presenza goto-ariana a Ravenna

L’itinerario condurrà il visitatore alla scoperta dei luoghi della città di Ravenna che, tra il V e il VI secolo d.C., furono emblema del potere teodericiano e dei reperti che ne sono ancora testimonianza, oggi conservati al Museo Nazionale di Ravenna. Teoderico, rampollo della nobile stirpe degli Amali, cresciuto alla corte di Costantinopoli, riconquistò l’Italia all’Impero Romano e, divenuto re degli Ostrogoti, nel 493 scelse Ravenna come capitale. In quel momento la città visse una nuova stagione edilizia e una straordinaria fioritura culturale ancora oggi testimoniata da numerosi monumenti e manufatti, come il Codex Argenteus, una versione della Bibbia probabilmente redatta nella Ravenna teodericiana.
Partendo dal Mausoleo di Teoderico, con la narrazione del mito che avvolge l’immagine del sovrano, si osserveranno gli edifici della Ravenna teodericiana, riproponendo il lungo percorso che aveva portato i Goti da foederati, stanziati sulle rive del Danubio nel IV secolo, a divenire parte della comunità cittadina costituendo un quartiere di cui rimane memoria nelle fonti. Sarà fatta luce sul credo goto: l’arianesimo.
Si procederà quindi verso i luoghi del sacro, in particolare il complesso vescovile ariano con il Battistero e la Basilica oggi dello Spirito Santo. Si visiteranno le sedi del potere regale, dove sorgeva il cosiddetto “palazzo di Teoderico” e la chiesa palatina, oggi basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Si racconterà la storia di luoghi poco noti o scomparsi, si ricorderanno personaggi e oggetti sconosciuti, che legano Ravenna al Mediterraneo, al Danubio e all’Europa odierna grazie alla straordinaria figura del re goto.

partner
Dipartimento di Beni Culturali, Museo Nazionale di Ravenna
in collaborazione con
Polo Museale E/R Ravenna, Fondazione Flaminia

 

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