La discesa dei fiumi uniti – in bike

Giro dei fiumi e delle fonti di Ravenna (km 38)

Guidato da Pietro Barberini, giornalista e cultore del territorio

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Itinerario: Cala Celeste, argine sinistro Fiumi uniti, Ponte Nuovo, Argine destro Fiume Ronco o Acquedotto, Chiusa San Bartolo, Canale dei Mulini, Fonte di Ravenna, Idrovora Fosso Ghiaia, Argine sinistro Fosso Ghiaia, Pineta di Classe, Foce Bevano, Pineta Ramazzotti, Foce Fiumi Uniti, Cala Celeste.

Un percorso in bicicletta (mountain bike o city bike) dedicato al 50° di Romagna Acque, risalirà i Fiumi Uniti raccontando una storia di acque, quella che lega i ravennati al’acqua potabile, un problema che affligge l’antica capitale bizantina fin dai suoi natali tanto da esserne stata oggetto di testi storici:

“Ravenna non è che una palude – scriveva Gaio Sollio Sidonio Apollinare – dove tutte le forme della vita si presentano alla rovescia: dove i muri cadono e le acque stanno, le torri scorrono giù e le navi si piantano fisse, gl’invalidi vanno girando ed i loro medici si mettono a letto, i bagni gelano e le case bruciano, i vivi muoiono di sete e i morti nuotano galleggiando sull’acqua…” (Lettera a Candidiano, Epistulae, libro I, 8.2-3, VI secolo d.C.).
Il percorso parte dal lato Nord della foce – Cala Celeste – e risale i Fiumi Uniti dal Ponte Nuovo rimanendo sull’argine sinistro dell’ampio letto fluviale con gli orti nell’area golenale. Passata “Punta Galletti” ci si inoltra lungo la sponda erbosa del Ronco che disegna una breve ma decisa curva; siamo alla ricerca di tracce dell’antico acquedotto romano.
Sul fiume gli spazi si allargano lasciando costruzioni e villette; ben presto sostituite da una campagna poco vissuta ma ancora rigogliosa.
Al limitare di Madonna dell’Albero si erge la colonna dei Francesi, eretta a ricordo della memorabile (e cruenta) battaglia combattuta nel 1512: il primo grande scontro fra artiglierie e da più di 20.000 uomini in campo aperto. L’esercito sconfitto, quello di Giulio II, era attestato nei pressi del Molinaccio di San Bartolo, che muoveva le sue macine grazie ad una derivazione, tratta da una chiavica sulla destra del fiume, allora chiamato “Acquedotto”. Agli inizi del secolo scorso una moderna chiusa fornisce l’acqua al canale che serviva, fino all’immediato secondo dopoguerra, alcune risaie fra Classe e Fosso Ghiaia.
Da San Bartolo si raggiunge la località di Fosso Ghiaia dove da pochi mesi zampilla l’ultima acqua potabile della nostra città, quella del nuovo e modernissimo acquedotto “Fonte di Ravenna” dove ci concederemo un fresco ristoro. A due passi da questo, nei pressi di quest’asse stradale correva la romana via Popilia che collegava Rimini a Ravenna. La strada consolare è stata realizzata da Publio Popilio Lenate nel 132 a.C. per unire “Ariminum” a Ravenna. La via Popilia entrava in città, forse dalla Port’Aurea per poi proseguire a Nord fino a San Basilio, nei pressi di Adria. Parallelamente a questo tracciato sepolto dalle sabbie e dal tempo, nel Ventennio fascista è stato costruito l’acquedotto di Torre Pedrera, che da questa località a Nord di Rimini, portava acqua alla città di Ravenna, distribuita dalla torre di via Fusconi.
Dopo il passaggio ad un’altra grande opera idraulica, l’idrovora di Fosso Ghiaia, si entra nella storica pineta di Classe seguendo l’argine sinistro del Fosso Ghiaia.
Usciti dal bosco pinetale si gira a sinistra in un paesaggio scoperto, con ampie “larghe” verso il mare, per transitare non lontano dalla Torrazza, torre di guardia del Porto Panfilio attivo fino all’inizio del XVIII secolo per arrivare alla riserva naturale integrale della Foce del Bevano. Grazie al permesso del Corpo Forestale – Ufficio Biodiversità di Punta Marina, attraverseremo la Pineta Ramazzotti che mostra i primi segni di rinascita dallo spaventoso incendio.
Usciti dalla bellissima pineta attraverseremo Lido di Dante per tornare al Cala Celeste per il ristoro finale non prima però di aver fatto l’ultima tappa in un tipico capanno per il meritato aperitivo.

MODALITÀ DI ISCRIZIONE | Compilare il form sul sito o il giorno stesso al Cala Celeste entro le ore 8.45 (n° chiuso 150 pax)

CONTRIBUTO ORGANIZZATIVO | 5 € a persona
LA QUOTA COMPRENDE | Assicurazione, guida, un ristoro lungo il percorso, un ristoro all’arrivo, pasta o piada party

MODALITÀ DI PAGAMENTO
Bonifico intestato a A.S.D. TRAIL ROMAGNA
Iban: IT 80 E 06270 13100 CC0000097724 indicando nome, cognome ed evento
Direttamente presso Aquae Sport Center, via Berretti, 55 Porto Fuori di Ravenna

PARTENZA | ore 9

mappa percorso bike

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