UN RACCONTO DEI PERCORSI SULLE ORME DI SAN ROMUALDO

 

Via Santi Romualdi: Visita a S. Michele in isola e isola di S. Giorgio – Fondazione Cini – mostra Burri (27 luglio 2019)

Silenzio e spazio elegantemente scandito dalle colonnine del chiostro, emozione per la storia e i nomi di Paolo Giustiniani, Romualdo, Costadoni e Mittarelli, ammirazione e stupore per quelle bianche pietre d’Istria che illuminano la facciata della chiesa – primo esempio di architettura rinascimentale a Venezia – e che richiamano il Tempio Malatestiano di Rimini…. letterati, trascrittori di codici, musicisti, teologi, geografi, cosmografi –fra questi si ricorda Fra Mauro – hanno camminato in questi luoghi, in mezzo alla laguna difronte a Murano e Venezia sullo sfondo come sogno che danza sulle onde.  L’abbazia di San Michele in isola fu sede del carcere, dopo le soppressioni napoleoniche, forzata dimora per Silvio Pellico e Pietro Maroncelli, sepolcro di Paolo Sarpi strenuo difensore della Repubblica Serenissima contro l’ interdetto di Papa Paolo V nel 1606. Seppur spogliata dalle varie soppressioni, la chiesa è ancora un concentrato di opere d’arte sublimi.

Eravamo in 22 (Trail Romagna e Romagna Camaldoli) con gli occhi pieni di arte e luce e il cuore felice e tanta voglia di sapere e il nostro caro Alessandro Martoni, ottimo storico dell’arte, non ha lesinato certo le sue conoscenze esortandoci sempre a sapere di più, a vedere di più, a conoscere di più. Con la sua vastissima cultura ci ha inondati di nomi, date, avvenimenti, teologie, illustrando marmi, tele, opere di altissimo valore: il grande, grandissimo Tesoro dell’Italia!

Grazie ad Alessandro e anche al paziente Alessio che con la sua delicata discrezione ci ha aiutati a stare insieme, a non distrarci, a seguire i tantissimi percorsi fino ai vetri di Marino e alle opere di Burri esposte dalla Fondazione Cini sulla vicina isola di S. Giorgio.

Sulle orme di san Romualdo, che ci ha attirati nelle sue solitudini, presenti  e mai alienanti, fra eremo e cenobio, fra  ritiro orante –  meditazione, studio  e un operare per un mondo che possa somigliare sempre di più a quel sogno di un Regno che viene… assieme abbiamo vissuto una domenica davvero speciale,  fra mare, cielo, terra  e deserto veneziano – romualdino.

 

Una domenica a Camaldoli (4 agosto 2019)

Grazie a Ciro e Giovanni (Trail Romagna) che hanno organizzato una bellissima passeggiata nell’abetaia fin giù alla Lama e poi su su fino ai Fangacci, Prato alla Penna e all’Eremo….  e appena siamo arrivati Dom Francisco che ci dice “La mèta è il cammino”….Eh sì, la Via Sancti Romualdi è mèta in sè… un cammino che ci fa scoprire sempre nuove persone e che ci fa essere perciò persone nuove. Curiose di sapere, di esserci. Curiose di fare domande e di ascoltare possibili risposte e di nuovo fare domande… davanti alla porta del Parmiggiani così piena di simboli e carica di significati. Spino, olivo, abete, bosso: ogni essenza una vibrazione diversa, un’ ombra diversa,  una resina diversa…compagnia, salute, raccoglimento, gioia, sprone,  e tante cose ancora.

 

Daniele Morelli (Romagna Camaldoli)

 

 

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