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Numerosa la compagine di Trail Romagna che domenica 20 ottobre ha partecipato alla sesta edizione dell’Ecomaratona del Chianti che oltre al percorso sulla distanza classica offriva un’affascinante ‘Trail del Chianti’ ricavato dagli ultimi 18 km della distanza lunga.
La squadra composta da 12 alfieri ha raccolto numerosi punti scalando le classifiche delle varie categorie e portando il nome dell’associazione che si occupa di sport in natura sugli scudi di una delle manifestazioni eco più importanti d’Italia.
Su tutti da segnalare la superba prova di Alberto Felloni (nella foto) che ha chiuso la maratona al secondo posto assoluto in 3:03:21 a soli 12 secondi da Davide Ansaldo del Team Salomon Agisko (qui di schiena). L’alloro è sfumato per soli 50 metri, dopo una gara che lo aveva visto sempre nel grupetto di testa che fino a metà percorso era formato da 4 atleti, ex maratoneti che ora hanno abbracciato questo genere più naturale, che richiede sì più energie ma che è capace di regalare più emozioni. Dopo la salita più dura che da Villa a Sesta raggiungeva il punto più alto del percorso (23° km ca) l’azione di Alberto riduce il gruppo a 3 elementi. Insieme raggiungono uno dei più caratteristici scorci del Chianti, una bellissima strada bianca cinta da due lunghissime file di cipressi. Da qui parte una discesa che porta ai – 6 km; è qui che Ansaldo spinge ad una velocità impressionande che sono Alberto riesce a tenere. Gli ultimi sei km sono i più duri, l’ex triathleta – che aveva dalla sua una preparazione specifica sul percorso – attacca a strappi, uno sforzo prolungato che Alberto riesce sempre a recuperare fino ai 300 metri finali quando le gambe non rispondono più alla volontà. Ed è con il sorriso sulle labbra ed applaudendo l’avversario che lo aveva appena battuto che Alberto ha tagliato il traguardo di Castelnuovo Berardenga, un atteggiamento ed un gesto che da solo sintetizza tutto lo spirito trail: amore per la natura, rispetto dell’avversario e rinuncia alle ansie agonistiche.
Ma non c’è solo Felloni, un grande … (continua)

Mauro Molineris sempre più avvezzo alla corsa off road chiude sotto le 4 ore, 3:59:02 giungendo 3° di categoria. Ottima prova anche quella di Fulvio Arniani, che ha messo in campo la ormai consolidata esperienza sulle eco e sul Chianti che oramai conosce palmo a palmo: 14° di categoria con 4:50:27.
28°mi nelle rispettive categorie i cugini di Trail Romagna, Francesco Rodriguez e Daniele Albani rispettivamente con 4:28:22 e 5:40:22. Ritirati come da programma Giovanni Trabalza e Samantha Suprani.

Nel trail da 18 km spicca il 19° posto assoluto (8° di categoria) di Matteo Carlucci, velocissimo  – 1:25:39 – nonostante lo sfiancante giro delle cantine del Chianti che lo aveva visto protagonista bicchiere in mano fino alle 18 del pomeriggio precedente! Top Runners a parte, tra le persone di questo mondo si distingue il solito Roberto Campana, 20° di categoria con 1:34:14 anche se, come posizione di categoria figura meglio un brillantissimo Giuseppe Lofino 14° in 1:45:40. Chiudono la ‘raccolta punti’ Andrea Gardelli, 33° di categoria con 1:48:31 e il president Ciro Costa che chiude il gruppo con nuovo stile Nordic Trail in 1:49:41 67° di categoria, comunque 324° di oltre 800 partecipanti.

Di altri punti dobbiamo purtroppo parlare nel caso della nostra top al femminile Barbara Bertarelli caduta in un brutto infortunio. Intorno al 18° km – con un ritmo che la faceva navigare nelle alte posizioni di classifica – all’ingresso di una stupenda vigna di chianti che in leggera discesa portava sotto la collina su cui si erge Villa a Sesta, la nostra maestrina volante inciampava cadendo con il ginocchio su un sasso appuntito che come una lama le ha tagliato la pelle fino alla rotula! Prontissimo l’intervento di un compagno casuale di corsa (anche qui sottolineiamo la mutua assistenza a cui si richiama spirito trail) che chiude con un fazzoletto la profonda ferita bloccando di fatto l’emorragia. Numerosi gli atleti che cercano di prestare soccorso in attesa degli operatori del pronto intervento, chi telefonando ai soccorsi chi coprendola con il proprio antivento. Purtroppo la corsa di Barbara è finita al pronto soccorso dell’ospedale di Siena ma per fortuna le analisi approfondite non hanno  rilevato danni al ginocchio e ai tendini. ‘Solo’ una profonda ferita chiusa con 9 punti di sutura che – come ci dice al telefono – le faranno saltare a malincuore i Gessi a Cesena, la Maratona di Ravenna e il nostro Gessi Wild Trail di Casola. Da parte di Trail Romagna un abbraccio e un augurio affettuoso nella speranza che l’infortunio ce la restituisca più forte di prima!