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Come correre in un quadro, quando la natura da spettacolo
A Brisighella Trail in Vena ha chiuso l’Integrale della Vena del Gesso

Un’estemporanea di pittura e un trail scelgono gli stessi scenari per vivere una giornata in natura. I partecipanti, di una e dell’altro, cercano il silenzio, i luoghi più possibile incontaminati, protetti dall’antropizzazione e dall’inciviltà. È il 27 settembre e il teatro delle vicende è il Parco Regionale della Vena del Gesso, un’eccellenza del nostro territorio ancora poco conosciuta rispetto al suo valore naturalistico ma che Trail Romagna da sette anni, e quest’anno in modo particolare, ha scelto di percorrere integralmente per farne conoscere e quindi apprezzare ogni fantastico scorcio. 

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Siamo al Trail In Vena, l’ultimo episodio…(continua)

di una rassegna iniziata con Gessi Wild Trail (dal Cardello di Casola Valsenio alle selle di Cà Budrio, da Sasso Letroso alla Riva San Biagio), proseguita con Kids Trail (nel secolare parco delle Terme di Riolo), spettacolarizzata con il Concerto Trekking “Canto nell’Antro” (Brisighella), sudata con la Grande Traversata della Vena del Gesso (cost to cost Borgo Tossignano-Carné-Borgo Tossignano) e chiusa ieri con un percorso vario, duro e stimolante che dalla via degli asini saliva su al Monticino, poi dal Carné scendeva a Vespignano per raggiungere il punto più alto di tutta la Vena, Monte Mauro, ridiscendere sulle creste dei calanchi, ripassare da Vespignano per arrivare ancora a scalare la Croce di Rontana e precipitare di nuovo a Brisighella scendendo le 100 scale della Torre dell’orologio.

Tutta la filiera del gesso percorsa per promuovere un territorio e per convincere con motivazioni ed emozioni forti a far muovere anche i più pigri. Una progettualità messa su carta e realizzata con grandi fatiche e poche risorse, una missione che dovrebbe essere impegno di enti ed istituzioni ed invece è stata messa in atto, con successo, da una piccola associazione nata più di 8 anni fa, scegliendo – quando di area vasta non si aveva nemmeno l’idea – di chiamarsi Romagna e di concentrare la propria attività su tutto il nostro territorio, dalle valli all’appennino, dalle pinete costiere a questo strano promontorio fatto di gesso che attraversa in diagonale la nostra cartina geografica collaborando con i Comuni di Ravenna, Cervia, Forlì, Cesena e Comacchio. Mille presenze spalmate negli eventi, romagnoli, emiliani e gruppi provenienti dalle regioni limitrofe con qualche straniero impigliatosi nella labile rete di promozione che le risorse hanno consentito. L’80% di questi non conoscevano la vena del Gesso che invece hanno apprezzato dichiarando di volerci tornare per altri eventi o insieme alle loto famiglie.

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“È il più bel trail che abbiate mai fatto”, dichiara Daniele Albani, da Rimini, uno che di trail ne mastica: dall’ UltraTrail del Mugello al Trail degli Eroi, dal Trail dell’Orsa al Cortina Trail per rimanere in Italia ma con qualche puntata oltralpe come in occasione del Beat the Train in Galles o il Trail du Menez Hom in Bretagna quest’estate. Non va veloce e il suo 3:51:21 lo conferma, ma a quella velocità riesce a godersi il panorama, scattare qualche foto e apprezzare la più bella opera d’arte del mondo, la natura. Un po’ più mossi saranno sembrate le istantanee catturate dagli occhi di  Cristian Ravaiol (I Cinghiali) che scopriamo risalendo la classifica fino ad arrivare al punto più alto, un’atleta da sempre amante dei trail e che negli ultimi tempi ha fatto passi da gigante.

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Anche lui, forlivese, ama le nostre colline morbide ma che possono, scegliendo il sentiero giusto,  creare dislivelli da brivido con improvvisi vertical che non ti aspetti. Perfetto conoscitore del percorso, che usa settimanalmente come terreno di allenamento, ha sapientemente dosato le energie lungo i 25 km con quasi 1400 metri di dislivello tornando al punto di partenza dopo soli 2:19:03. Nella sua cavalcata in solitaria ha preceduto Alessandro Benerecetti (Asd Tosco Romagnola) secondo in 2:23:53 con un gap sempre intorno ai 5’ e Nicola Morolli (Tè Bota Team) che si è guadagnato il terzo posto, con 2:29:57, negli ultimi chilometri ai danni del compagno di squadra Fabio Samorè – in zona podio fino al Monticino – e Igor Pierotti (Atletica Calcinelli). 
Tra le donne si è imposta Elisabetta Cardone (GS Lamone) in 2:58:11 su Valeria Baldassarri (Atl. Banca di Pesaro) che comunque si aggiudica il trittico Parks Romagna Trail e su Debora Garavini che corona con il bronzo un 3:04:20, tempo non male per un rientro dopo quasi un anno senza pettorale. Nelle categorie si sono distinti Claudio Filippi (Trail Romagna), Mauro Molineris (Trail Romagna), Massimiliano Paoli (I Cinghiali), Igor Pierotti, Luca Visani (Tè Bota Team), Anna Maria Lega (I Cinghiali), Lorenza Abati (Virtus Cesena), Oana Alina Popa, GPA San Marino.

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Oltre a chiudere la rassegna sulla Vena del Gesso Romagnola la gara completava il trittico Parks Romagna Trail per il quale, oltre Elisabetta Cardone, saranno premiate Lorenza Abati, seconda e Barbara Bertarelli terza. In campo maschile il gradino più alto spetta ad Antonino Guadagnino che precede Stefano Nicola Sapia e Andrea Tamburini che la spunta di appena un minuto (in tre gare) su Massimiliano Paoli. Per i tre premi fedeltà maschili e femminili bisogna attendere il Comacchio Valley Trail in programma il prossimo 18 ottobre con partenza e arrivo al Bettolino di Foce. A fine novembre come consuetudine, in concomitanza con la festa sociale, si svolgeranno le premiazioni che saranno comunicate su sito e social.

Per l’Integrale della Vena del Gesso Trail Romagna ringrazia tutti i partecipanti, i volontari, Trekking Nasturzio, i comuni delle aree interessate, il Parco Regionale, Ravenna Festival, I Cinghiali, Atletica Mameli, Saint Gobain, Terme di Riolo, Gyproc Saint-Gobain, Il Cardello, Birrificio Valsenio, Azienda Agricola Belvedere e i suoi partner Elios, Hera, Reclam, Fisios, Natura Nuova.

Su facebook le foto di Barbara Serri

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